00 16/09/2006 18:12
Con la terapia artistica i suicidi calano del 20%

Uno studio nelle carceri di Padova e Viterbo


I detenuti delle carceri di Viterbo e Padova riscoprono i colori della vita col disegno e l’arteterapia: dopo tre anni di attività sono diminuiti del 20% i tentativi di suicidio e gli atti di autolesionismo. È quanto è emerso a Roma al convegno "Arteterapia e carcere" in cui sono stati illustrati i risultati del progetto sperimentale, voluto da Sebastiano Ardita e da Bruna Brunetti del Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) del Ministero di Giustizia, e presentato dal prof. Vittorino Andreoli.

Per la prima volta nel mondo viene attuato un progetto di questo tipo, secondo quanto hanno spiegato gli esperti, in cui i detenuti scoprono una nuova forma di linguaggio. Il linguaggio del disegno e della scultura che, come ha spiegato lo psichiatra Vittorino Andreoli, è una forma di espressione che va privilegiata in una società tutta incentrata sul linguaggio parlato e scritto.

L’esperimento pilota ha coinvolto 300 detenuti delle carceri di Viterbo e Padova. L’esperimento è stato un successo, secondo il commento della dottoressa Anna Rita Giaccone della Asl di Viterbo la quale ha espresso la speranza che tale progetto continui nel tempo e sia esteso ad altre carceri.