00 16/02/2007 14:21





Perfetto. Un libro perfetto. Quanto a trama e senso logico della stessa. Il tutto in un fluire romanzato piacevole in grado di stuzzicare l'attenzione e la curiosità del lettore intessendo sapientemente al suo interno diversi generi narrativi (romanzo poliziesco e romanzo sentimentale, romanzo storico e romanzo gotico, tragedia e commedia).
E dire che si tratta dui un romanzo che è stato poco pubblicizzato, ma che il tam tam dei lettori ha fatto sì che venisse considerato un best seller.
Sullo sfondo c'è una Barcellona dei primi del Novecento, padre e figlio che condividono la stessa passione: i libri.
E una storia affascinante che sgorga da un misterioso libro "l'ombra del vento" appunto,di un'autore per lo più sconosciuto, Julian Carax, che il protagonista, Daniel Sempere, rinviene nel Cimitero dei libri dimenticati, dove suo padre lo aveva accompagnato. Un luogo dove i libri dimenticati aspettavano una persona in grado, con la sua passione per la lettura, di riportarli in vita.
Ma Daniel non era l'unico interessato a quel libro, molti per averlo avrebbero ucciso.
Gli ultimi capitoli si tingono forse troppo di toni foschi quasi a renderli impossibili quanto a credibilità degli avvenimenti e un finale un pò come dire Holliwoodiano.
Nel com plesso è e rimane un buonissimo libro.

Voglio postare un periodo del libro, questo per far notare come il linguaggio sia fluido e non eccessivamente erudito.

"Mi abbandonai a quell'incantesimo fino a quando la brezza dell'alba lambì i vetri della finestra e i miei occhi affaticati si posarono sull'ultima pagina. Solo allora mi sdraiai sul letto, il libro appoggiato sul petto, e ascoltai i suoni della città addormentata posarsi sui tetti screziati di porpora. Il sonno e la stanchezza bussavano alla porta, ma io resistetti. Non volevo abbandonare la magia di quella storia né, per il momento, dire addio ai suoi protagonisti. Un giorno sentii dire a un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale - non importa quanti altri libri leggeremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo - prima o poi faremo ritorno."