00 28/02/2007 20:54
Le allergie sono in aumento anche in italia. L’effetto serra e gli insoliti inverni “caldi” favoriscono la maturazione dei pollini e l’anticipo dei disturbi. Che per fortuna si possono curare senza ricorrere ai farmaci. Vediamo un esempio: i disturbi da pollini.Asma e riniti rivelano la paura di cambiare
dietro un’allergia da pollini si nasconde una personalità conservatrice che, di fronte all’idea del cambiamento, sente... mancare il respiro. la natura ci aiuta con erbe e minerali. Cn il termine “polline” si indica il seme maschile dei fiori: è costituito da piccoli grani invisibili a occhio nudo. La reazione al polline causa un’infiammazione delle mucose del cavo oronasale e forme di congiuntivite. I sintomi includono: congestione delle mucose e naso gocciolante, prurito e lacrimazione degli occhi, infiammazione, tosse continua. Possono però manifestarsi anche sintomi più pesanti come quelli caratteristici dell’asma, con difficoltà respiratorie talora anche gravi. Sul piano simbolico, le irritazioni e le difficoltà respiratorie indotte dall’allergia al polline in genere sono tipiche delle personalità, ansiose, rigide e compresse, incapaci di lasciarsi andare.

inizia la cura preventiva tra febbraio e marzo
Il “nemico” arriva sempre con maggiore anticipo
La crisi allergica si manifesta quando la concentrazione del polline nell’aria raggiunge una determinata soglia. Gli alberi producono polline da gennaio a maggio, le graminacee da aprile a fine luglio e le erbacee da luglio ad ottobre.A causa degli inverni meno rigidi i pollini maturano con anticipo, aumentando il rischio allergia. I climatologi segnalano per esempio che, a causa delle variazioni di temperatura, quest’anno cipressi e noccioli fioriranno con un mese di anticipo.